4 ottobre 2018

Info per le cantine

Regolamento Vino In-dipendente

Vino In-dipendente  raggruppa vignaioli che difendono l’integrità del proprio territorio, attraverso una forte etica ambientale, per produrre vino che prevede il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, attraverso l’assenza di additivi chimici e di manipolazioni innaturali da parte dell’uomo, che portano i vignaioli a correre molti rischi, che solo la grande conoscenza in vigna e in cantina può far superare. Produrre vino naturale/artigianale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando l’utilizzo di chimica e tecnologia in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina, conservando l’unicità del vino. Questa, in sintesi, la finalità per cui il gruppo Vino In-dipendente intende lavorare.

 

Il Gruppo Vino In-dipendente intende:                                                                                                

  • aggregare chi dichiara il proprio processo di lavorazione nel rispetto della presente REGOLA;
  • stimolare la discussione tra produttori, scambiandosi esperienze e risultati raggiunti;
  • ricercare il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo ed i cicli della natura;
  • comunicare all’esterno la presente regola e le aziende che aderiscono alla stessa.

 

Lavoro in vigna

  • Esclusione di diserbanti e/o disseccanti;
  • Esclusione di concimi chimici;
  • Utilizzo, per i trattamenti in vigna contro le malattie, di prodotti ammessi dalle norme in vigore in agricoltura biologica. In ogni caso sono esclusi tutti quelli di sintesi, penetranti o sistemici;
  • Utilizzo di preparati biodinamici e microrganismi effettivi;
  • Utilizzo di rame e zolfo per le malattie infestanti in misura contenuta a seconda delle annate;
  • Vendemmia manuale.

 

Lavoro in cantina

  • Utilizzo esclusivo di lieviti indigeni;
  • Esclusione dell’apporto di qualsiasi prodotto di nutrimento, sostentamento, condizionamento quali possono essere le vitamine, gli enzimi e i batteri;
  • Esclusione di ogni sistema di concentrazione ed essiccazione forzata;
  • Esclusione di ogni manipolazione tesa ad accelerare e/o rallentare la fermentazione naturale del mosto e del vino ( è consentito solo il blando controllo della temperatura di fermentazione delle uve );
  • Esclusione di ogni azione chiarificante ( proteine animali o vegetali ) e della filtrazione che altera l’equilibrio biologico e naturale dei vini ( la massima filtrazione ammessa nei vini rossi è di 10 micron mentre nei vini bianchi è di 5 micron);
  • Esclusione totale dell’uso delle seguenti sostanze: scorze di lieviti, gomma arabica, mannoproteine, attivanti di fermentazione/starter, tannini enologici;
  • Esclusione della pratica di acidificazione dei mosti;
  • Esclusione delle pratiche di osmosi inversa;
  • L’anidride solforosa totale non potrà mai essere superiore a 60 mg/l per i vini secchi e 70 mg/l per i vini passiti.